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L’editoriale del numero di Limes 6/2022, La guerra russo-americana.
1. L a guerra in Ucraina è fra Russia e Stati Uniti. Posta in gioco l’Europa. Vittima sacrificale, il popolo ucraino. Comunque finisca, l’impero europeo dell’America non sarà quello di prima. Se sarà. Né lo sarà la Russia. Se sarà. Vale, di riflesso, per la Cina, preoccupata di non finire dentro tanto duello. Da questo conflitto nascerà un nuovo disordine mondiale. Non un ordine, perché chiunque vinca, o sopravviva, non sarà in grado di riprodurre la Pax Americana. Nemmeno l’America. Washington resterà il Numero Uno per carenza di alternative. Ma il capoclassifica non potrà ostentarsi egemone globale, né forse lo vorrà. Ridurre ad unum questa Babele d’otto miliardi di anime e diverse centinaia di attori o comparse geopolitiche è affare di Dio, non di Cesare. Per quanto intuiamo, Dio non è interessato all’impresa. Preghiamo.
Non è terza guerra mondiale. Le prime due, o i due tempi dell’unica, vertevano sulla successione dell’impero britannico. Esaurito un ciclo, ne cominciava un altro nel segno della sfida fra America e Unione Sovietica, risolta per getto della spugna rossa. Putin contesta il verdetto, armi in pugno. Ma da trincee assai meno avanzate, con risorse nettamente più scarse. Se pure vincesse in Ucraina non potrebbe scalzare gli Stati Uniti dal trono.
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